La vita moderna ci richiede sempre più spazio per vivere e lavorare. Se la casa o l’ufficio sono troppo piccoli per soddisfare le nostre esigenze, una soluzione efficace e a costi contenuti può essere la realizzazione di un soppalco. Questa soluzione può aumentare la superficie abitabile dell’edificio senza la necessità di ampliarlo. In questo articolo esploreremo i vantaggi della realizzazione di un soppalco e le norme da rispettare per garantire una costruzione sicura e funzionale.
Realizzare un soppalco: quali sono le norme?
Se si hanno dei soffitti alti e c’è bisogno di aumentare lo spazio abitabile o di ricavare una stanza in più, la soluzione può essere quella di sfruttare tutto il volume disponibile: basterà dividere lo spazio su due piani e realizzare un soppalco, ovvero una zona rialzata rispetto al resto della casa.
In Italia le norme per la realizzazione di un soppalco sono stabilite dal Codice dell’Edilizia e dalle norme tecniche di attuazione (NTC). Queste norme definiscono i requisiti per la sicurezza strutturale, l’accessibilità e l’abitabilità del soppalco.
Alcune delle norme più importanti da rispettare nella realizzazione di un soppalco sono:
- La resistenza strutturale del soppalco e delle sue parti componenti;
- La resistenza al fuoco dei materiali utilizzati;
- L’illuminazione e la ventilazione adeguata del soppalco;
- La larghezza minima delle scale di accesso al soppalco;
- Le distanze minime da elementi verticali (pareti, finestre, ecc.).
Queste norme possono variare in base alla zona in cui è situato l’edificio e all’uso previsto per il soppalco. Pertanto, è consigliabile consultare le norme locali in materia edilizia prima di iniziare la costruzione.
Ad esempio in Piemonte per la costruzione di un soppalco è prevista un’altezza media di 2,4 metri e un’altezza minima di 1,6 metri.
Le normative locali stabiliscono inoltre:
- Quanta porzione di spazio può essere soppalcata, di solito non più di 1/3 della superficie;
- Se il soppalco può essere chiuso o deve essere lasciato aperto;
- L’altezza del parapetto, nel caso di soppalchi che si affacciano sul locale sottostante.
Il progetto per realizzare il soppalco va presentato all’Ufficio Tecnico del proprio Comune, e a farlo deve essere un professionista come un architetto o un geometra o una ditta edile che si occupa della ristrutturazione. Se vuoi rinnovare la tua casa affidati ad Appalti Integrati, un’Impresa edile che da oltre vent’anni è riconosciuta come una delle migliori ditte di Ristrutturazioni Roma. Infine, appena i lavori sono stati terminati, va presentata tutta la documentazione all’Ufficio del Catasto per l’aumento della metratura calpestabile della propria abitazione.
Caratteristiche per ospitare un soppalco
Gli edifici adatti per ospitare un soppalco sono quelli che hanno un’altezza interna sufficiente e una struttura solida che possa supportare il peso del soppalco e delle persone che lo utilizzano. Tenendo conto delle normative generali difatti, non tutti gli edifici sono adatti per ospitare un soppalco: negli edifici di vecchia costruzione si possono trovare altezze elevate, cosa che però è molto più difficile per quanto riguarda le case moderne di nuova costruzione.
Quasi tutti i regolamenti delle regioni per l’autorizzazione alla costruzione di un soppalco fanno riferimento al D.M. del 5 luglio 1975, che stabilisce come altezza minima di un soppalco abitabile 2,70 metri, che scende però a 2,40 metri nel caso di locali non abitabili come bagni e ripostigli. Possono quindi essere soppalcati solo i locali con altezza complessiva, tra pavimento e soffitto, che rientrano in queste misure. Inoltre l’altezza complessiva del locale in cui si vuole collocare il soppalco, di norma, deve essere di circa 4,5 metri.
Ci sono però delle eccezioni per cui sono ammesse anche altezze inferiori, ad esempio in alcuni centri storici di comuni montani: in Lombardia è prevista un’altezza media di 2,40 metri sotto i 600 metri di altitudine, e di 2,10 metri per i locali che si trovano sopra i 600 metri.
I materiali migliori per realizzare un soppalco
Come visto in precedenza, i soppalchi sono un’ottima soluzione per sfruttare lo spazio inutilizzato all’interno di un edificio e creare nuovi ambienti. La scelta del materiale giusto per la costruzione del soppalco è cruciale per garantire la sicurezza, la durata e l’estetica della struttura. Tutto dipende infatti dalle esigenze specifiche del progetto e dalle preferenze estetiche di chi commissiona il lavoro. È comunque fondamentale che il materiale scelto sia idoneo agli spazi dell’ambiente che si vuole soppalcare e che soddisfi i requisiti di sicurezza e resistenza.
I materiali utilizzati sono:
L’acciaio: è un materiale molto resistente e duraturo, e viene spesso utilizzato per la costruzione di soppalchi stile industrial o proprio per industrie vere e proprie. Difatti essendo molto robusto è adatto a sostenere pesi elevati e a sopportare le sollecitazioni a cui sono soggette le strutture industriali. Inoltre l’acciaio, se trattato in modo corretto, può resistere alla corrosione per molti anni.
Il legno: è un materiale economico, che riesce a dare un aspetto accogliente all’ambiente. Questo inoltre è facile da lavorare e quindi anche molto versatile e adattabile a qualsiasi stile. Il legno però è soggetto a deterioramento e deformazione; per questo necessita di una manutenzione regolare.
L’alluminio: è un materiale leggero e resistente alla corrosione che viene spesso utilizzato per la costruzione di soppalchi residenziali e commerciali. La sua leggerezza lo rende facile da installare, mentre la sua resistenza alla corrosione lo protegge dall’usura dovuta all’esposizione alle condizioni ambientali. Tuttavia, l’alluminio può essere più costoso rispetto ad altri materiali.
Il vetro: è un materiale trasparente e elegante che è ideale per creare spazi aperti e luminosi. La sua trasparenza lo rende perfetto per la costruzione di soppalchi che sfruttano la luce naturale, e la sua eleganza lo rende una scelta popolare per soppalchi residenziali e commerciali. Il vetro però è molto fragile e richiede una manutenzione regolare per evitare danni e graffi.